Percorrere le strade che attraversano i monti fra Budduso', Oschiri, Berchidda e Ala' dei sardi è sicuramente un piacere. Ci si riconcilia con la vita e ci si immerge nella natura più selvaggia e incontaminata. Certo non tutti possono arrivare negli angoli più reconditi che sono quelli che riservano le più piacevoli sorprese; le strade infatti, nonostante le manutenzioni, sono martoriate dalla violenza di quest'inverno particolarmente piovoso e freddo. Con un buon fuoristrada però si possono raggiungere località amene sconosciute ai più. Solo i cacciatori delle compagnie di caccia grossa riescono a orientarsi in un dedalo di strade sterrate, carrarecce o sentieri appena accennati fra una vegetazione a macchia che dopo gli incendi dei decenni scorsi, si sta riappropriando del suo spazio. Seguendo il confine nord di Buddusò, tenendosi sempre all'interno del territorio di Oschiri prima e di Berchidda poi è possibile ammirare, come nelle foto, il profilo dei rilievi del territorio di Buddusò, fra i quali spicca la P.ta Giuanne Mandras.
In seguito le alture degradano, come si può intuire nella foto 3 e 4, e si incuneano nel territorio di Berchidda con una lingua di terra in prossimità di un corso d'acqua chiamato Cantaros de Uda.
Nessun commento:
Posta un commento