Sulla strada che da Buddusò porta a Bitti, vicino al confine dei territori comunali dei due paesi, sono visibili, sulla sinistra , i ruderi di un grosso edificio. Per i più giovani sarà difficile immaginare la funzione di questo grosso fabbricato ormai diroccato e coperto di erbacce, rovi e arbusti infestanti; ma le persone che hanno passato la cinquantina ricorderanno la cantoniera dal nome bizzarro di "Sos vaccos" ancora abitata e piena di vita. Fino agli anni '60 la manutenzione delle strade era affidata alla figura del cantoniere che, per poter svolgere il suo lavoro con puntualità, abitava appunto in questi edifici familiari ai viaggiatori, dalle tipiche pareti rosse. Erano edifici molto solidi, ben disegnati, completi di tutti gli ambienti necessari ad una famiglia numerosa. Ricordo, leggermente staccati dal corpo principale il forno, il pollaio e la porcilaia; ed inoltre il piazzale in lastroni di granito e tutti i manufatti decorativi, sempre in granito che ormai non ci sono più a causa delle ripetute "asportazioni". Ho avuto la fortuna di conoscere l'ultima famiglia di cantonieri che ha risieduto a Sos Vaccos e ricordo i racconti dell'anziano cantoniere, ricchi di episodi quasi epici, in particolare nel descrivere le lunghe giornate invernali, quando le tormente di neve isolavano la cantoniera dal resto del mondo!!per fortuna, ricordava il signor Sassu (così si chiamava) la selvaggina era molto abbondante e bastava fare qualche metro nei dintorni per ritornare a casa carichi di beccacce, lepri, conigli ecc......
Pochi giorni fa, mentre leggevo il nuovo libro di Giovanni Ricci "Sardegna Criminale", la cantoniera di Sos Vaccos è stata resuscitata nella mia mente da una notizia riportata a pag 362 dello stesso libro che trascrivo integralmente:"Nel pomeriggio del 28 maggio 1892 l'appuntato Pietro Sini e i carabinieri Pietro Porcu e Sisinnio Lecca intercettano il pericoloso latitante Quirico Vargiu all'interno della cantoniera di Sos Vaccos, in territorio di Buddusò.Vargiu si avventa subito contro il carabiniere Lecca e lo ferisce mortalmente al petto con un pugnale. Il militare, prima di accasciarsi al suolo, riesce a sparare un colpo di moschetto, che anzichè attingere al suo aggressore colpisce la figlia del cantoniere, una bambina che si trovava nella stanza al momento della colluttazione. Interviene immediatamente l'appuntato Sini, che tenta disperatamente di bloccare il latitante.Il militare sta per soccombere, anche perchè nel frattempo, in aiuto del Vargiu sopraggiunge il cantoniere.Il carabiniere Porcu spara due fucilate e uccide sia il fuorilegge sia il cantoniere".
4 commenti:
ho sempre visto quella costruzione abbandonata ma non mi ero mai posta il problema di cosa fosse. Ma come facevano a vivere così isolati??boh
eh eh, e allora non c'era neanche la televisione; comunque vicino alla cantoniera c'è anche una altro rudere. è proprio di fronte dall'altra parte della strada. Quello sembra che avesse le pareti rosse. ciao
mi è stato raccontato che vicino alla cantoniera era presente un altro edificio adibito a caserma ei carabinieri.E' possibile o ricordo male?
Ciao cuginetta, credo si trovi dall'altra parte della strada, sulla destra verso Bitti. Saluti, GB
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