All'interno dell'abitato di Budduso' si sono conservati diversi ipogei fra i tanti che, presumibilmente, erano presenti in origine. Uno è quello di S. Sebastiano, nella regione omonima che la tumultuosa espansione edilizia del ventennio scorso ha ormai inglobata all'interno della cerchia urbana. Si trova a poco distanza in linea d'aria dal più famoso e complesso ipogeo chiamato di "Ludurru".
Le forme particolari del rilievo in granito hanno sicuramente attirato i nostri "progenitori"che hanno scavato la tomba con l'ausilio di picconi in pietra. Ai lati delll'ingresso della domus si notano evidenti adattamenti per lo scolo delle acque in modo da evitare l'allagamento delle stanze e l'integrità della sepoltura. Lo schema architettonico è evidenziato nella pianta con la presenza di un' anticella, una stanza principale da cui si dipartono altre tre camere di sepoltura. Gli archeologi datano lo scavo intorno al IV-III millennio A.C.
7 commenti:
Davvero interessante,
Eugi
comunque un sito dove sono presenti molte domus è vicino al nuraghe iselle, che purtroppo non è molto conosciuto anche perchè è un pò "occultato" dalla cava ormai dismessa, comunque è un posto molto interessante da visitare. comunque anche se adesso non rimane granchè c'è anche il nuraghe ruju situato in regione "S'Ena". ciao a presto
sei sicura che la cava sia dismessa???quindi si puo arrivare anche passando dalla cava??
in cava non si fanno più estrazioni, per quel che so io! però se si chiede al proprietario non penso che ci siano problemi per visitare il sito, anche perchè è patrimonio di tutti.Comunque qualche lavoratore c'è, quindi è sempre meglio informarsi prima. io penso che ci si possa arrivare anche da qualche altra campagna, però non sono sicura.ciao"""
Il sito lo conosco bene... le domus si chiamano : "sas concheddas de checche", nome che a suo tempo fece sganasciare dalle risate tuo padre. ciao
ora quella che si sganascia dalle risate sono io, comunque anch'io non ci vado più da tanti anni, quindi non so se sono sempre in buono stato
E tando, si cherides sighìre a rìere a crebadura, in Onieri b'ada unu dolmen che li nàrana SCULACACCA!!!
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