BUDDUSO' : UOMO, AMBIENTE E ALTRO.....
A SU KELKU : ACCULZU A SAS PUNTAS D'ENNARGENTU B'HAT UN'ALVURE SOLU; UNU GIGANTE FICCHIDU A DONZI NIE E A DONZI ENTU
Le radici non si recidono mai!!
martedì 18 agosto 2015
mercoledì 25 aprile 2012
domenica 21 novembre 2010
mercoledì 15 settembre 2010
giovedì 12 agosto 2010
domenica 11 aprile 2010
sabato 6 marzo 2010
venerdì 12 febbraio 2010
PANORAMI DA PUNTA "SA PIANEDDA"
Sa Pianedda è uno dei rilievi più importanti del territorio.Posto al confine col comunale di Bitti vicino ad altri rilievi granitici come punta e su olostris e punta sa candela, da origine al fiume Tirso verso Occidente e al fiume Posada verso Oriente. Dalla sommità si gode un panorama grandioso che arriva fino al mare e alle cime del Gennargentu; nelle belle giornate limpide di primavera se si è fortunati si può osservare il volo di qualche aquila reale.I territori intorno la rilievo sono interessati da opere di rimboschimento prevalentemente a conifere con cantieri molto estesi che interessano oltre al territorio di Buddusò anche quello di Bitti, Alà dei sardi e più a valle Torpè.
mercoledì 30 dicembre 2009
venerdì 20 novembre 2009
martedì 17 novembre 2009
martedì 20 ottobre 2009
PANORAMI DALLE VETTE - PUNTA MAZZORE
Sa punta mazzore è un rilievo seminascosto, per chi viaggia sulla strada provinciale per Pattada, da una vetta più alta, il monte Intulzu, che ne copre il profilo e con questo forma una vallata, esposta a nord-est ombrosa e perciò ricca di vegetazione arborea. Per arrivare in fuoristrada a sa punta Mazzore - S'Iscalitta è necessario guadare il rio Mannu, nome che nel tratto del territorio di Budduso' ha il Coghinas, scendendo da Sa Conchedda. Si capisce che non sempre questo sia possibile; durante l'inverno, soprattutto se questo ha avuto un decorso molto piovoso, è meglio lasciar perdere perchè le acque scorrono impetuose. Se invece si è fortunati, come è capitato a noi, si attraversa facilmente e si ha la possibilità di osservare, guadando e salendo, particolarità che altrimenti sfuggono.Vegetazione riparia molto varia e interessante e, sulla sx per chi sale un gruppo di rocce granitiche dalle forme molto curiose e un sentiero naturale che sembra fatto a scalini (forse per questo anche il nome s'iscalitta). Nella cima vi sono delle ampie fasce tagliafuoco che separano il territorio comunale dalle tanche private che dalla cima scendono fino ad occupare tutta la vallata di Padru Oes. Di fronte a noi, guardando a dx, si osserva la grande distesa del lago artificiale Lerno o di Pattada ; a Nord il profilo del Monte Lerno, a Est il monte Cuccummiau e la vallata di S'ena, a Sud Sa Serra e il rilievo con in cima i resti del Nuraghe ISELLE, uno dei più importanti di Buddusò, ora prigioniero dei fronti delle cave che sono sorte nell'ultimo ventennio intorno ad esso
lunedì 12 ottobre 2009
PARCO EOLICO
E intanto proseguono i lavori del Parco eolico dopo che il TAR ha sbloccato la pratica. Un giro per le vette del territorio può dare l'idea della maestosità dell'opera e anche dello scempio della natura che tutto ciò comporta. Credo che l'opinione pubblica sia schierata nettamente a favore del parco; d'altronde come si fa, in un momento di crisi, a restare insensibili alle promesse di posti di lavoro?anche se mai nessuno ha specificato tipologia di lavoro, tipo di contratto e tempi. Scottato da esempi non lontani nel tempo, come per esempio le ricerche dell'oro a Furtei, enticipate da sensazionali prospettive di arricchimenti generali, "Eldorado Sardegna" ecc...(sappiamo tutti come è andata a finire: territori violentati, operai licenziati e dirigenza in fuga con la cassa) oppure la cartiera di Arbatax e decine di altre iniziative fantasmagoriche terminate sempre col territorio sconquassato e lasciato cosi', sardi fatti fessi, e imprenditori che hanno fatto man bassa di contributi e poi sono spariti nel nulla , magari a fare le stesse promesse in Congo, Nigeria o Etiopia!!! io continuo a essere dubbioso e a consigliare di non abbassare la guardia! mi insospettiscono il numero delle pale eoliche, la distanza fra esse che va a interessare un territorio di diversi Km quadrati e la tecnologia utilizzata. Sono arcisicuro che , per i progressi che la tecnologia fa in questo campo, fra qualche anno questa fonte di energia sarà obsoleta e questo giustificherà gli imprenditori che lasceranno il campo abbandonando pale, colate di calcestruzzo armato e strade al loro destino. Si obietta che per contratto dovrebbero ripristinare lo stato dei luoghi. Si, ma qualcuno saprebbe citarmi qualche esempio, in Sardegna, di imprenditori che hanno obbedito ai dettami della legge?? Dovrebbe tutelarci la Regione!! non dimentichiamo che il presidente Cappellacci era l'amministratore della società che cercava l'oro a FURTEI!!!!
sabato 12 settembre 2009
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